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Teatro Cantiere Florida: la programmazione di gennaio

Anche nel mese di dicembre il Teatro Cantiere Florida offre un’ampia scelta di spettacoli di prosa:

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Da Martedì 14 a Mercoledì 15 Gennaio 2020
Mastro Don Gesualdo
da Giovanni Verga
con Enrico Guarneri
rielaborazione drammaturgica Micaela Miano
regia Guglielmo Ferro
produzione Associazione Progetto Teatrando

È Enrico Guarneri, attore che ha magistralmente superato la ‘fase popolare’ della sua carriera conquistando il favore di un vasto pubblico, a portare in scena l’indimenticabile protagonista verghiano: dotato di una innata vis comica e tecnicamente assurto al ruolo di attore poliedrico, si è dimostrato capace di passare dal registro drammatico a quello grottesco con grande maestria. A dirigere lo spettacolo è invece Guglielmo Ferro, figlio di Turi Ferro interprete del Mastro-don Gesualdo nel 1967, che si dedica alla drammaturgia contemporanea adottando una tecnica registica di respiro europeo. La sua profonda conoscenza del teatro contemporaneo, il gusto minimalista e moderno delle sue messinscene sono indispensabili per un’operazione culturale che mira, nel rispetto assoluto del valore storico-letterario del testo verghiano, ad una trasposizione più attuale del Mastro-don Gesualdo. La rielaborazione drammaturgica di Micaela Miano intende ricontestualizzare il concetto di roba, che permea il romanzo, l’incessante e frenetica attività di speculazione di un mondo di estremo materialismo, dove non c’è posto per i sentimenti. Non c’è alcuna visione positiva della vita, che emerge come un vicolo cieco, inesorabile.

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Sabato 25 Gennaio 2020
Sacro quotidiano. Poetica del corpo diverso
Prima Assoluta
progetto a cura di Paolo Biribò – EsTeatro, Marilena Manfredi – Arte in Corso, Francesca Sanità – Arbus, Elena Turchi – Isole Comprese
coordinamento Teatro come Differenza
in collaborazione con Dipartimento Salute Mentale Dipendenze USL Toscana Centro, Centro di Solidarietà Pratese, Archetipo

Poetica del corpo diverso: sacralità e bellezza. La necessità di avvicinarsi al sacro come salvezza e come conoscenza/coscienza di se, attraverso il sacrificio che ognuno di noi è costretto a vivere nelle azioni quotidiane che scandiscono le giornate con rituali e violenze volte a una estenuante, eterna, ossessiva ricerca di avvicinarsi ad una sacralità smarrita. Teatro Come Differenza attraverso una performance corale dove l’arte e la musica saranno strumenti al servizio della bellezza intesa come cifra stilistica del Sacro, prova a dare forma ad un tema importante in un momento storico in cui viene meno la visione dell’umanità come sacralità. In scena un gruppo di attori legati alla marginalità (salute mentale, dipendenze, migrazione) musicisti, cantanti e artisti che continuano a sperimentare opere di lavoro collettivo coordinati da i registi di Teatro come Differenza, associazione composta da: Isole Comprese, EsTeatro, Arbus, Arte in Corso che da anni opera nell’ambito della salute mentale e della diversità.

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Da Venerdì 31 Gennaio a Sabato 1 Febbraio
F. Perdere le cose
scritto da Kepler-452 (Aiello, Baraldi, Borghesi)
regia Nicola Borghesi
dramaturg Enrico Baraldi
in scena Tamara Balducci, Nicola Borghesi, e, da qualche parte, F.
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

Dopo la felice esperienza de Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso, F. Perdere le cose è una nuova indagine intorno a una biografia e un nuovo tentativo di coinvolgere sul palco il protagonista della storia. Tentativo, in questo caso, fallito. F., infatti, è un protagonista che non può entrare in scena, che non può nemmeno essere nominato per intero, ma indicato da una sola iniziale puntata. F. è una storia che nasce da un incontro avvenuto ai margini del tessuto urbano, là dove tende a sfrangiarsi, in un dormitorio per senzatetto. Un incontro, quello con F., affascinante, perturbante, difficilmente raccontabile. Proprio intorno a queste difficoltà si dipana lo sforzo di Nicola Borghesi che cerca, in scena, di ricostruire quello che è accaduto nel corso di due mesi d’inverno trascorsi insieme a F., di relazionarsi con un assente, ragionando ad alta voce insieme agli spettatori. F. è anche una decisa e imprecisa collezione di dispositivi per evocare un protagonista mancato per un motivo ridicolo: lo smarrimento dei documenti, che può diventare, oggi, simile alla perdita della propria identità. Kepler-452 si muove tra le leggi dello Stato cercando di misurarne gli effetti sulla vita degli esseri umani, sospesi ancora una volta tra illuminismo e magia.

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Maggiori informazioni su: ww.teatroflorida.it

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I soci ARCI, grazie alla convenzione tra ARCI Firenze e Teatro Cantiere Florida possono assistere a tanti spettacoli di prosa con un biglietto ridotto.

Il Teatro Cantiere Florida è una residenza creativa multipla del Comune di Firenze, sostenuta dalla Regione Toscana che offre una programmazione che spazia dalla sperimentazione al teatrodanza, dalla nuova drammaturgia agli spettacoli per ragazzi.
Le rassegne speciali, i progetti interdisciplinari, i laboratori di guida alla visione e i percorsi di alta formazione fanno dello spazio, collocato nell’Oltrarno fiorentino, uno dei più dinamici opifici creativi presenti nel territorio nazionale. Collaborando con alcune degli organismi più interessanti del panorama artistico italiano ed internazionale, propone il meglio della nuova drammaturgia e danza contemporanea.

Informazioni sul teatro:
TEATRO CANTIERE FLORIDA
via Pisana 111/r, Firenze
tel. 055/7135357 –  www.teatrocantiereflorida.it
Ingresso a prezzo ridotto per i Soci