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Radio Sollicciano: voci e musica oltre le sbarre.

Portare la radio all’interno del carcere fiorentino di Sollicciano, insegnarne ai detenuti linguaggi, tecniche e “format” per renderli soggetti attivi, fino ad ideare e realizzare in prima persona programmi radiofonici in cui possano vestire i panni di conduttori, giornalisti e perfino dj.

Si chiama “Radio Sollicciano – Voci e musica oltre le sbarre” lo speciale progetto appena conclusosi, a cura di Novaradio, realizzato grazie alla collaborazione tra CPIA1 (Centro Provinciale per l’Insegnamento agli Adulti) di Firenze e Arci Firenze.

Un modo per parlare del carcere – la sua vivibilità quotidiana, i suoi problemi e le possibili soluzioni – dalla prospettiva di chi la realtà carceraria la vive ogni giorno, ma non solo. Tra gli obiettivi, infatti, c’è anche quello di creare uno strumento che possa essere utile agli stessi detenuti per informarsi su quanto avviene in carcere e di cui gran parte degli stessi reclusi è all’oscuro (dai corsi scolastici a quelli di formazione professionale, fino alle iniziative culturali e sportive), oltre che offrire un mezzo di intrattenimento per gli ascoltatori. Fine ultimo è però soprattutto far sì che la radio diventi strumento di socializzazione, incontro e scambio di idee tra reclusi con origine e storie diverse, e farne occasione di formazione e arricchimento culturale e quindi ulteriore opportunità di reinserimento futuro nella società.

Il progetto ha coinvolto un gruppo di una quindicina di detenuti di varie sezioni, sia italiani che stranieri, impegnati nel realizzare trasmissioni di carattere sia informativo, con interviste e rubriche, sia musicale, destinati a circolare all’interno delle mura del penitenziario, e in futuro – chissà – anche all’esterno. In queste prime venti ore di laboratorio, i detenuti che hanno partecipato al progetto hanno già realizzato due puntate pilota: una pensata, appunto, per un format di trasmissione di tipo musicale, una – invece – di informazione generalista, costellata da numerose interviste e rubriche.

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Ascolta l’intervista a Claudio Pedron, del CPIA1 Firenze, che organizza le attività di insegnamento della lingua italiana nelle carceri fiorentine, parla della funzione e delle difficoltà della scuola in carcere, e dell’importanza di diffondere sempre più attività, stimoli e opportunità di formazione e lavoro in vista del reinserimento in società dei carcerati, ultimo di queste attività proprio il progetto “Radio Sollicciano” di CPIA1 e Arci Firenze, realizzato da Novaradio, per creare una radio nel carcere fiorentino omonimo: podcast.novaradio.info/2019/10/16/news-box-carceri-scuola-e-attivita-di-formazione-un-percorso-difficile-ma-necessario/?fbclid=IwAR1TCjP1k2MUYxNL6i7OBEpdNbtzvW2ejhFkAcEvkVojd-wFZ3PnEzEHb5w