Riprendiamo la presa di posizione della Presidente di Arci Nazionale Francesca Chiavacci per ribadire anche nel nostro territorio l’inaccettabilità delle decisioni del Governo per la ripresa delle attività dei Circoli e delle Associazioni:
«Ultimi a ripartire e ancora discriminati. Il cronoprogramma delle riaperture previste dal nuovo decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri è un ulteriore schiaffo al mondo dell’associazionismo di promozione sociale e culturale del Terzo Settore. In base alle scelte fatte i nostri Circoli saranno gli ultimi a ripartire e lo potranno fare soltanto dal primo luglio.
Una scelta incomprensibile, una discriminazione inconcepibile che rischia di affossare definitivamente migliaia di realtà associative in tutta Italia, colpite da una crisi senza precedenti legata alla pandemia».
Jacopo Forconi, Presidente Arci Firenze: «La discriminazione che stiamo subendo, oltre ad essere ingiusta, crea un ulteriore vuoto di socialità nel momento della ripartenza. In questi mesi di difficoltà i nostri Circoli hanno cercato di sostenere la parte più debole delle popolazione con molte iniziative di solidarietà e hanno messo in sicurezza i proprio spazi grazie all’impegno di volontari e lavoratori, uno sforzo riconosciuto anche dal fatto che attualmente i Circoli sono uno dei luoghi utilizzati come hub vaccinali dalla Regione.
Le nostre attività non sono solo somministrazione. La ripartenza passa dalla socialità. Le nostre attività possono svolgere un ruolo fondamentale nella ripartenza delle nostre comunità».