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Da oggi le associazioni a Verona, “Sabato il corteo in difesa dei diritti di tutti”

Da oggi le associazioni sono a Verona con un ricco programma che coinvolge tutte le famiglie. Saranno giorni intensi di iniziative di donne, uomini e figli. Non contro, ma per ricordare a chi vorrebbe imporre una sola idea di famiglia che la realtà è un’altra e non saranno certo le teorie antiabortiste, omofobe o misogine a cambiare la società“.

Lo afferma Francesca Chiavacci, presidente nazionale dell’Arci, che insieme a un cartello molto ampio ha promosso le numerose iniziative in programma nella città scaligera a partire da oggi. “A Verona assistiamo – aggiunge – non a un Congresso qualsiasi, come qualche organizzatore vorrebbe far passare facendo credere di essere bersaglio di una censura preventiva, ma si tratta di un incontro di chi vorrebbe imporre principi discriminanti e violenti. La mobilitazione è vastissima, saranno numerosi i bus e i treni che porteranno migliaia di partecipanti a Verona e al corteo di sabato”. “In questi giorni abbiamo assistito – sottolinea – a un atteggiamento incoerente del Governo, con il premier che si dissocia ma di fatto il simbolo della Repubblica campeggia ancora nelle affissioni ufficiali del Congresso. Lo Stato italiano dovrebbe essere laico e rappresentare tutti, non certo promuovere chi ritiene i gay da curare e l’aborto un omicidio.
Questa mobilitazione – conclude Chiavacci – è un’alleanza tra persone, associazioni e movimenti per affrontare le sfide future in difesa dei diritti di tutti”.

Il Congresso Mondiale delle Famiglie che inizia oggi a Verona, è un consesso patrocinato dal Comune di Verona, dalla Regione Veneto e da quella del Friuli Venezia-Giulia, che si svolge dal 1997, nato dall’incontro tra i gruppi della destra religiosa americani e il tradizionalismo ortodosso russo, che vedrà la presenza di gruppi pro-life e di tutte le destre ed estreme destre del mondo.
Per la prima volta si svolge in un paese fondatore dell’Unione Europea, con il patrocinio di una parte del governo (dovrebbero essere presenti tre ministri, tra cui quello della Pubblica Istruzione, i governatori di due Regioni), a poco tempo dalle elezioni europee.
Per contrastare tutto questo, in questi mesi si sono moltiplicate iniziative di protesta, alle quali la nostra associazione ha dato sostegno e adesione.

La petizione di All Out contro il patrocinio del Governo al WCF ha visto quasi 200.000 firme.

Non una di meno Verona è stata la prima promotrice di una sorta di contro-convegno “Verona città transfemminista”, e di un corteo, a cui Arci nazionale e le Arci di tutta Italia parteciperanno e hanno dato il proprio sostegno e adesione, nel pomeriggio di sabato alle 14.30.

 

Informazioni logistiche                                               
Il punto di ritrovo per ARCI è nella piazza della Stazione a lato destro della Chiesa (avendo la chiesa alle spalle).
Vi chiediamo di portare bandiere, per rendere riconoscibile il nostro spezzone, saremo dietro lo striscione “È già famiglia”.