Anche ad Aprile, un cartellone variegato che si compone di spettacoli interessanti, anche per i più piccoli, quello del Teatro di Rifredi.
giovedì 4 e venerdì 5 aprile ore 21:00
LA BISBETICA DOMATA di William Shakespeare
La bisbetica domata, o “addomesticata” come si tradurrebbe alla lettera, è una delle prime commedie di Shakespeare, la più contorta e forse la più discussa. Una commedia che suo malgrado ci fa ridere perché piena di atrocità e di strani rapporti, dove l’amore non è amore ma interesse e dove la finzione è uno dei suoi primi ingredienti. Per questo il regista Andrea Chiodi ha scelto il gioco elisabettiano del “teatro nel teatro” e della recita “en travesti”, perché in fondo i rapporti sono così falsati, così poco naturali che solo una stranezza quasi animalesca poteva rendere bene l’idea di cuori selvatici da addomesticare. Al centro di questa incisiva versione del capolavoro scespiriano vi è la forza delle parole, che vive in uno spazio aperto, senza alcuna scenografia, dove i personaggi, vestiti di semplici casacche con ricamato sul dorso il nome del reciproco personaggio, entrano in scena su veloci trabattelli, dando ritmo all’intera struttura della commedia. Spettacolo fresco, curioso, in punta di sorriso e talvolta di risata, con un bel gioco scenico condotto dalla regia e con l’evidente piacere degli attori di “starci” dentro questa storia in più di un ruolo. Questa “Bisbetica domata” si prende qualche libertà e non solo a parole. Così può succedere che Petruccio canti Love me tender, hit di Elvis Presley, che ci si lasci andare a qualche ballo sfrenato nel gioco del “mi vuoi non mi vuoi” e che il birignao francese si sposi alla parlata popolare.
Domenica 7 aprile ore 16:30
LA FABBRICA DEI SOGNI
Si può desiderare una vita senza sogni? In un paese strampalato, con un sindaco ancor più strampalato, si festeggia l’ufficializzazione da parte del governo della legge “azzera sogni”.
La fabbrica dei sogni apre le porte a tutta la cittadinanza per una dimostrazione pratica del funzionamento della macchina inventata dal geniale direttore. Non tutto però procederà come previsto. Una bambina dal carattere ribelle si opporrà alla messa in pratica dell’esperimento, generando una serie di eventi che porteranno gli operai della fabbrica e la misteriosa signorina Hoffemback ad opporsi a loro volta alla crudele e orrenda legge “azzera sogni” . Una fiaba curiosa e divertente, creata per festeggiare i 10 anni di attività de “Il Paracadute di Icaro”, che trasporterà gli spettatori in un mondo gotico-fiabesco, animato da continue invenzioni visive accompagnate da musiche originali composte per l’occasione.
Fascia d’età consigliata: 6 – 13 anni
Da martedì 9 a giovedì 11 aprile ore 21:00
BENVENUTI IN CASA GORI di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti – diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti
Spettacolo nato in modo casuale, come uno scherzo tra l’affiatata coppia Chiti/Benvenuti. Dieci i personaggi ma Benvenuti si accollò tutte le voci, in fondo doveva essere solo per due serate… che poi sono diventate più di trent’anni. Lo spettacolo è diventato un cult -e anche un film- un rito sacro che si ripete e che negli anni non si è mai sciupato, non è mai diventato di maniera. La cronaca di un pranzo di Natale realmente accaduto il 25 Dicembre del 1986 in casa della famiglia Gori, domiciliata in Pontassieve. Quel giorno santo, intorno al desco si ritrovano riuniti in dieci: Gino Gori il capofamiglia, il novantenne Annibale Papini, sua figlia maggiore Adele moglie di Gino e il loro figlio Danilo, Cinzia, la di lui fidanzata, Bruna secondogenita di Annibale, Libero, suo marito, Sandra, la loro figlia; Luciano, marito di quest’ultima e la piccola Samantha (il th è importante) di due anni, frutto del matrimonio di Sandra e Luciano. Inoltre via etere, avrebbe dovuto essere presente anche Carol Wojtyla, ma quel giorno il Santo Padre, strano a dirsi, si fece attendere in televisione più del dovuto. E fu proprio aspettando l’Urbi et Orbi che i dieci, in mancanza di un’alternativa ragionata, non poterono fare a meno di ingannare il tempo tirando fuori il catalogo dei loro problemi esistenziali e relazionali, e che non fossero rose e fiori apparve chiaro subito a tutti.
da venerdì 12 a domenica 14 aprile – feriali ore 21:00 – domenica ore 16:30
CHI È DI SCENA scritto e diretto da Alessandro Benvenuti
con Alessandro Benvenuti, Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti
Uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro, da cinque anni scomparso improvvisamente dalle scene e apparentemente senza un plausibile motivo, viene rintracciato per un caso fortuito da un giovane fan. A lui l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa. Lo invita perciò a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è una giovane donna che, di spalle a loro due, giace seminuda su una chaiselongue e sembra dormire un sonno profondo. E… come spesso accade nei lavori di Alessandro Benvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che è vero si rivela in un intreccio giocoso e imprevedibile. Una specie di doppio salto mortale drammaturgico accompagna lo spettatore ad un finale assolutamente inaspettato che gioca con leggerezza con le vicende pubbliche e private dei tre protagonisti e sull’intreccio tutt’altro che evidente dei loro rapporti. Il tutto condito dal linguaggio forte, pastoso, venato di ironia, istintivo e feroce che caratterizza i testi di Benvenuti.
da martedì 16 a venerdì 19 aprile ore 21:00
L’OSPITE -una questione privata- Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione Teatrale Firenze
Che cosa succederebbe se tornando a casa, la vostra casa, messa su con tanti sforzi, con lunghe e faticose ore di lavoro trovaste i cassetti aperti, gli armadi svuotati, i letti disfatti, le vostre cose sparse ovunque, cose che hanno una storia, che corrispondono ad affetti, ricorrenze… ? E che cosa succederebbe se, per un caso fortuito, riusciste a immobilizzare chi ha compiuto questo scempio? Che cosa si meriterebbe quel bastardo che è entrato nella vostra casa per portarsi via le vostre cose? Qual è il limite fra il difendersi da un torto e il trasformarsi in giustizieri della notte, armi in pugno, per torturare chi ci ha offeso, per arrivare persino, forse, a uccidere? In un momento storico in cui temi come l’accoglienza, il rispetto delle differenze, i confini della propria e delle altrui libertà, i limiti del sacrosanto diritto alla giustizia di ciascuno sono sempre più d’attualità, Oscar De Summa affonda la penna in una storia che ci coinvolge tutti e ci costringe a scegliere da che parte stare. Orchestrando un gioco a tratti beckettiano e con tinte alla Tarantino, Ciro Masella e Aleksandros Memetaj si contendono strenuamente il torto e la ragione, il ruolo del buono e del cattivo, su quel confine pericoloso e sempre meno netto e sicuro fra bene e male.
da mercoledì 24 a sabato 27 aprile ore 21:00
STORIA D’AMORE E DI CALCIO
Non è uno spettacolo che racconta l’attualità del pallone italiano, e neanche le pur eccezionali imprese delle grandi squadre e dei campioni. Somiglia di più a certe serate immaginate in compagnia di Brera e Rocco, davanti alla tovaglia a quadretti di una trattoria, a bere vino, parlar di donne e solo di sfuggita riflettere sul calcio.
Qui si racconta del primo campionato mondiale di calcio clandestino della storia. Si gioca in un paese del Sud, tra squadre composte da immigrati. Chi vincerà la finale governerà sulla malavita e sulle attività illecite per un anno. Le storie di cui tratta lo spettacolo legano calcio e amore di paese. I protagonisti sono persone di cui mai si sentirà parlare. La piazza della quale si racconta non sarà mai sui giornali, eppure contiene ogni sera il pulsare profondo delle vite di quelle poche persone che spendono il tempo a inseguire sogni per poi perderli, innamorarsi e perdere. Questi posti, e di conseguenza queste storie, conservano il gusto di una Italia diversa da quella ogni giorno raccontata dalle troppe informazioni di cui si è vittime. Sono storie in cui tra i giocatori e lo sparuto pubblico di amici, parenti e innamorate segrete, si instaura lo stesso rapporto di ascolto e di partecipazione che si spera di riuscire ogni sera a ricostruire a teatro.
Maggiori informazioni su: www.teatrodirifredi.it
_______
I soci ARCI, grazie alla convenzione tra ARCI Firenze e Teatro di Rifredi possono assistere a tanti spettacoli con un biglietto ridotto.
Il Teatro di Rifredi si trova al centro del vasto e animato quartiere di Rifredi nella zona Nord/Ovest di Firenze, subito sopra la Fortezza da Basso.
Il Teatro di Rifredi fu costruito nel 1913 dai soci della centenaria Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, che ne sono tuttora i proprietari. Una vera e propria attività teatrale continuativa inizia a partire dal 1967, strenuamente sostenuta in tutti gli anni successivi da un appassionato socio della Società di Mutuo Soccorso, Alberto Cheli. Nel 1984 la proprietà decise, in via sperimentale, di affidare la programmazione per una stagione alla compagnia Pupi e Fresedde, in cerca di una sede stabile in città dopo anni di errabondi successi nazionali e internazionali. Nonostante il notevole successo che ottenne quella stagione, piena di nomi prestigiosi, il teatro fu costretto a chiudere dopo poco, per motivi tecnici. Nel 1986 il teatro riaprì i battenti con il nome di “Teatro di Rifredi”, affidandosi alla direzione artistica ed organizzativa della compagnia Pupi e Fresedde, che lo inaugurò con un progetto internazionale finanziato dalla Commissione Culturale della Comunità Europea.
Informazioni sul teatro:
TEATRO DI RIFREDI
Via Vittorio Emanuele 303, Firenze
Tel. 055/4220361-2 www.toscanateatro.it
Punti vendita: Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato (ore 16:00 – 19:00)
biglietteria@toscanateatro.it
riduzione euro 2,00 su biglietti stagione teatrale 2018/19 (escluso il sabato)